BISOGNO DI ABBRACCI

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BISOGNO DI ABBRACCI
BISOGNO DI ABBRACCI

“Mia madre soffre di una demenza frontotemporale. Non vedendomi per così lungo tempo temevo dimenticasse il mio volto e il nome che mi è stato dato. Durante il confinamento le sue condizioni di salute sono gravemente peggiorate; nella sua mente fragile viveva una prigionia forzata, per lei incomprensibile, durante la quale, mia sorella, con cui vive, vestiva i panni della sua carceriera.
Neppure durante “La Grande Influenza”, l’influenza spagnola del secolo scorso, sono state attuate simili restrizioni delle libertà personali; nemmeno in tempo di guerra, con le bombe che piovevano dal cielo, i cittadini sono stati costretti a tali limitazioni. Io credo che libertà inviolabili dell’essere umano siano state calpestate. Le mie libertà e i miei diritti sono stati calpestati. Seppure in tanti sono coloro che hanno accolto con obbedienza tutto questo, insopportabile è stata per me la violazione della mia libertà.”

18 MARZO 2020, PENNA E ACQUARELLO